In occasione degli eventi virtuali raccolti dal MiBACT nella pagina #LACULTURANONSIFERMA, il Festival Valli e Montagne Appennino centrale domenica 26 aprile ha presentato l’evento in remoto “Per un miglior futuro sui cammini e i sentieri dell’Appennino centrale”. Un tour virtuale attraverso l’Appennino centrale dove si incontrano musei, monumenti, siti archeologici, storia, cultura, natura, biodiversità e paesaggi. Queste meraviglie sono state illustrate per dare un assaggio della straordinaria vetrina virtuale dei capitali naturali e culturali del nostro territorio lungo il Sentiero Europeo E1 e nelle sue vicinanze, dalla Marsica alle valli del Velino e dell’Aterno.
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Il 26 aprile vuole essere anche l’occasione per far conoscere musei, siti storici e monumentali presenti lungo il Sentiero Europeo E1 o nelle sue vicinanze, dalla Marsica alle valli del Velino e dell’Aterno. Il nostro viaggio inizia dall’AIA dei musei di Avezzano con il racconto “C’era una volta il lago del Fucino”. Prosegue con una visita all’area archeologica dell’antica Alba Fucens. Il sito del Museo dell’Uomo e della Natura di Magliano dei Marsi del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro è l’occasione per un tuffo nella natura e nella biodiversità non solo dell’Appennino centrale. Nella Valle del Salto gli archeologi parleranno del Museo Archeologico Cicolano, degli insediamenti romani e dei 57 siti con resti di mura poligonali e di vie della transumanza risalenti a oltre 2000 anni fa. Nella valle del Velino l’attenzione è tutta concentrata sulla Grande Storia di Roma legata alla dinastia Flavia degli imperatori Vespasiano e Tito e delle loro monumentali Terme nei comuni di Cittaducale e Castel Sant’Angelo. Visiteremo il Museo civico di Cittareale alla riscoperta delle origini di Vespasiano. Potremo seguire il racconto dei culti pagani sostituiti da quelli cristiani testimoniati da importanti resti archeologici nelle valli del Velino e dell’Aterno. Prima di abbandonare la valle del Velino una sosta sarà dedicata ad Arquata del Tronto e al suo museo dell’Immanentismo di arte moderna del pittore Diego Pier Paoli.
In queste prime giornate di primavera i nostri sentieri saranno sicuramente cominciando ad essere invasi da rovi e sterpaglie. Prepariamoci quindi sin da ora a riparare la nostra prolungata assenza. Studiamo adesso dove andare, quando sarà possibile, e perché andare.