Sicurezza in ambiente montano

La cultura della sicurezza in ambiente montano, un convegno sulla sicurezza in montagna organizzato dalla FIE Lazio in collaborazione con il CAI – Gruppo Regionale LAZIO, il CAI – Sezione di Amatrice e il CAI – Commissione Medica Regionale Lazio, che si svolgerà ad Amatrice il 2 Ottobre prossimo.

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Giornata ecologica a Montereale

Una giornata all’insegna della partecipazione attiva e della tutela ambientale, quella tenuta ieri nel territorio di Montereale (AQ) che ha visto la partecipazione delle frazioni del comune riunite per una nuova Giornata ecologica, organizzata dall’amministrazione comunale e dalle numerose associazioni presenti sul territorio. Grande la partecipazione di abitanti e villeggianti che, armati di guanti e sacchi, hanno percorso le strade dei piccoli centri dell’Alta Valle dell’Aterno per ripulirle dai rifiuti abbandonati sul territorio.

Il servizio di LAQTV Abruzzo

Ciclo di seminari

Il corso di laurea in Scienze della Montagna (Dipartimento DAFNE, Università degli Studi della Tuscia) promuove un ciclo di seminari dedicati all’energia solare, realizzati in collaborazione con la Sabina Universitas di Rieti e il GSES (Gruppo per la Storia dell’Energia Solare). Il primo incontro dal titolo “Uso dell’energia solare sulla Terra – Dall’età solare empirica all’età solare moderna” vedrà come relatore Cesare Silvi, presidente e fondatore del GSES. Silvi ci accompagnerà in un viaggio nella storia dell’energia solare e delle sue applicazioni. Il tema del seminario sarà introdotto da una ricognizione sul linguaggio utilizzato quando si parla di energia e di energia solare in particolare. Le fonti di energia disponibili sulla Terra saranno confrontate sui piani quantitativo e qualitativo anche con riferimento a sistemi e tecnologie per convertirle in forme di energia e in materiali tra i più conosciuti utilizzati nelle attività di vita e di lavoro.
Particolare attenzione verrà posta su storia, arte e cultura dell’energia solare, nella convinzione che la maggiore sfida per un uso diffuso di tale fonte nelle società tecnologicamente avanzate, con forti consumi energetici da fonti fossili e fissili, sia soprattutto una sfida di carattere culturale

Salviamo i Pantani di Accumoli

La manifestazione è un’iniziativa pubblica che da Terracino (h: 09.30), Accumoli (Madonna delle Coste, h: 10.00) e Forca Canapine (h: 10.30) arriva fino ai Pantani di Accumoli. All’arrivo si animerà un flash-mob per evidenziare l’area oggetto di cementificazione e saranno ospitati interventi di esperti che si oppongono all’opera. Il Coordinamento chiede alle istituzioni e alle comunità del cratere terremotato dell’Appennino Centrale che sia impedito ogni ulteriore intervento nell’area di pregio e interesse naturalistico, che sia mantenuta la vocazione agro-silvo-pastorale di un’area interessata da pascolo brado e usi civici che storicamente hanno garantito la fruizione collettiva del bene e che gli investimenti pubblici dedicati ai territori siano davvero discussi dalle comunità locali attraverso processi partecipativi e non calati dall’alto, come successo da quanto sottoscritto nelle delibere e nelle ordinanze dei Commissari per la Ricostruzione.

Quando iniziarono le opere per la strada che da Accumoli conduce ai Pantani Di Accumoli, Sito di Interesse Comunitario (SIC) e dichiarato Zona Speciale di Conservazione (ZCS), molti soggetti e associazioni iniziarono seriamente a preoccuparsi per un’area dall’alto valore naturalistico e ambientale. Ci furono assemblee cui seguirono raccolte firme e sit-in.
Dopo due anni di silenzio delle istituzioni, i cittadini scoprono che il Comune di Accumoli ha deliberato l’approvazione del Progetto per la costruzione di un hotel lungo quella strada proprio a ridosso dei Pantani di Accumoli, finanziato dalla Regione Lazio. La delibera vuole trasformare un’area a destinazione Agricola Montana (E2) in un’area per Servizi Pubblici/Attrezzature ed Iniziative di Interesse Generale. Il Progetto prevede una struttura a tre piani, per una spesa complessiva di 850 mila euro pubblici, con camere, reception, bar/ristorante, solarium e parcheggio esterno e vuole farla passare come rifugio.
Visto l’imminente data di inizio lavori, si è costituito un “Coordinamento contro l’urbanizzazione dei Pantani” formato da soggetti e associazioni del territorio e amanti dell’Appennino Centrale, con l’obiettivo di impedire ulteriori opere di cementificazione dell’area.

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